La parrocchia
La parrocchia è stata eretta in onore del Papa San Pio X (1835-1914), noto per la sua attenzione alla comunione dei bambini e per importanti riforme, come l’abbassamento dell’età per la prima comunione.
Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese, Treviso, 2 giugno 1835 – Roma, 20 agosto 1914) fu vescovo di Mantova, quindi Patriarca di Venezia e Cardinale. Eletto Papa nel 1903, portò nel ministero petrino la sua ricca esperienza pastorale, promovendo riforme soprattutto nella liturgia, nella musica sacra e nella catechesi.
Papa Pio X è ritratto nella seconda vetrata della chiesa: l’iconografia proposta presenta il nostro Santo patrono nell’atto di abbracciare un giovane e indicargli l’immagine di Maria, racchiudendo così alcuni capisaldi del ministero di San Pio X come la devozione mariana e l’attenzione alla catechesi dei giovani.

Il decreto vescovile di nascita della parrocchia di San Pio X risale al 1971, anno in cui è designato parroco Don Vitaliano Bellocchio.
L’anno successivo il Vescovo Alessandro Piazza nomina come nuovo Parroco Don Alessandro Ranoisio che, nel silenzio, inizia il suo servizio pastorale tra noi con la celebrazione eucaristica del 14 gennaio 1973 presso la Casa del Sacerdote, fondata da Don Giovanni Folci nel 1950.

La costruzione della chiesa si prolunga negli anni, accompagnata dall’impegno di don Alessandro: il 21 agosto 1975 è posta la prima pietra, il 1 maggio 1978 è celebrata la prima Messa in quello che oggi è il salone parrocchiale e, infine, il 25 dicembre del 1990 la Messa è celebrata per la prima volta nella chiesa.
Diciotto anni per costruire l’edificio ma soprattutto un tempo prezioso e, a detta di Don Alessandro, provvidenziale per costruire la comunità.
Dal 1974 al 1984 è nominato viceparroco Don Aldo Rosso di Pietrabruna, insegnante di religione nelle locali Scuole Medie. Con lui parte alla grande la pastorale coi ragazzi e i giovani, nasce l’Azione Cattolica, la cantoria, il Toto Parrocchia (un foglio domenicale per raccontare la vita parrocchiale), il Recital di Natale. Parte col Parroco il “Gruppo del martedì” per gli adulti. Si forma la polisportiva calcio e pallavolo, ancora cora oggi attiva.
Per reperire i fondi necessari alla vita comunitaria, Don Alessandro promuove l’organizzazione delle sagre estive che contribuiscono concretamente a costruire legami e appartenenza.
La chiesa come tenda
“La chiesa di San Pio X voleva significare, essendo stata progettata come la tenda ebraica, il nuovo popolo di Dio in cammino verso la terra promessa del Paradiso” dice don Alessandro in un articolo sul Bollettino Parrocchiale il “Cupolone”.
Questo è il senso della nostra chiesa posta come fontana del villaggio in mezzo alla gente, in cammino alla sequela di Cristo.
L’edificio è situato nel quartiere Borgo di Loano e include anche la costruzione di un centro parrocchiale.
Vetrate della chiesa
Il ciclo più ampi delle vetrate, realizzate dall’artista milanese Samuele Dossena, interessa la parete di fondo della chiesa e si ispira al primo capitolo della Genesi con il racconto della Creazione.
La scelta del tema è avvenuta in continuità con l’idea del progetto originario che già prevedeva il fonte battesimale come sorgente d’acqua ai piedi del “tau” delle vetrate.
Partendo da questo dettaglio, la scelta è stata quella di coincidere il presbitero con la creazione degli astri e di individuarne nel tabernacolo il punto focale.
La lettura della Creazione da destra verso sinistra, secondo il modo di scrivere tipico della cultura ebraica, ha dato quindi la possibilità di realizzare queste coincidenze: il tabernacolo nella creazione degli astri e il fonte battesimale nella creazione delle acque.




