Letture, Vangelo e Parola della Domenica 15 Giugno 2025

Pubblicato giorno 22 maggio 2025 - Commento al Vangelo della Domenica, In home page

Domenica 15 Giugno 2025

Prima lettura  Pr 8,22-31

Dal libro dei Proverbi

 

Così parla la Sapienza di Dio: «Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».  Parola di Dio

 

Salmo responsoriale  Sal 8

 

O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

 

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissato,

che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,

il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

 

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,

di gloria e di onore lo hai coronato.

Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi.

 

Tutte le greggi e gli armenti

e anche le bestie della campagna,

gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

ogni essere che percorre le vie dei mari.

 

Seconda lettura  Rm 5,1-5

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

 

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.  Parola di Dio

 

Vangelo  Gv 16,12-15

Dal Vangelo secondo Giovanni

 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».  Parola del Signore

Don Luciano: La Parola della Domenica

La Chiesa, terminato il tempo pasquale con la solennità di Pentecoste, celebra due feste: la SS. Trinità e il Corpus Domini. Queste due feste hanno lo scopo di sottolineare due punti fondamentali della vita della Chiesa: la Trinità, che ci ricorda che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo, il Corpus Domini ci ricorda che Gesù ha voluto rimanere sempre con noi nel mistero eucaristico. Di fatto, questo non cambia nulla alla nostra fede in quanto la Trinità è presente nella nostra preghiera quotidiana, e l’Eucaristia è vissuta, in particolare la domenica, come la presenza eucaristica di Gesù che ha voluto rimanere in mezzo a noi. Parlando della Trinità non possiamo che riconoscere che Gesù non ha parlato soltanto a nome suo, come Figlio da sempre accanto al Padre e in unione con lo Spirito Santo. È molto utile però che noi sottolineiamo questa fede perché è importante riconoscere che il volto di Dio, che si è fatto presente tra gli uomini, ci mostra non solo il Figlio ma l’intera Trinità. “Tutto quello che il Padre possiede è mio, dice Gesù, e lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità” dice il vangelo di Giovanni. Papa Francesco, nella indizione del Giubileo  che stiamo vivendo, riprende le parole di San Paolo, nella lettera ai Romani, che dice che la speranza non delude perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo di lui. E Gesù ripete molto spesso che senza il dono dello Spirito Santo non possiamo comprendere e capire tutto il vangelo e tutta la verità che sta dietro la Parola di Gesù, la Parola della Bibbia. Siamo chiamati a riconoscere l’amore trinitario e a viverlo sia nella preghiera, sia nella quotidianità della vita. In questo modo possiamo vedere la presenza di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, sempre presente nella Chiesa e nella quotidianità della vita. Se vogliamo riconoscere quello che è specifico dell’amore di Dio, dobbiamo dire prima di tutto l’unità dei Tre: il Padre è il fondamento della Trinità, di fatto quando parliamo di Dio intendiamo il Padre. Gesù è colui che ci rivela il vangelo, toglie i peccati dal mondo e ci mostra il volto di Dio. Lo Spirito Santo è il cuore di Dio, colui che unisce il Padre e il Figlio, ne è l’amore che oltre ad essere parte della Trinità diventa anche l’animatore della nostra fede e del nostro amore verso Dio e verso tutti gli uomini.

 

Buona Domenica

 

Don Luciano

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